DanzDas cercano Musicisti

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DanzDas
icon5  view post Posted on 24/9/2014, 17:40




DANZDAS, DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI: i DanzDas nascono nei primi mesi del 2001 da un’ idea di Mirko Bolzoni, musicista polistrumentista, scrittore, attore teatrale e pittore.
L’idea è al contempo semplicissima e geniale: creare qualcosa che vada al di là dei soliti schemi artistico-accademici ma che racchiuda in sé tutti i tipi di linguaggi espressivi: musica, letteratura, pittura, scultura, recitazione, tante cose in una sola cosa: una follia!
Follia appunto, direi che è proprio questo il “leit motiv” del gruppo, il filo conduttore che da sempre caratterizza i DanzDas.


DANZDAS: MANEGGIARE CON CURA, BIOGRAFIA (NON?) AUTORIZZATA
Parlare dei DanzDas è sempre complicato, è come scoperchiare il vaso di Pandora: non sai cosa ne uscirà ma sai solo che stai rischiando grosso.
DANZDAS, DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI: i DanzDas nascono nei primi mesi del 2001 da un’ idea di Mirko Bolzoni, musicista polistrumentista, scrittore, attore teatrale e pittore.
L’idea è al contempo semplicissima e geniale: creare qualcosa che vada al di là dei soliti schemi artistico-accademici ma che racchiuda in sé tutti i tipi di linguaggi espressivi: musica, letteratura, pittura, scultura, recitazione, tante cose in una sola cosa: una follia!
Follia appunto, direi che è proprio questo il “leit motiv” del gruppo, il filo conduttore che da sempre caratterizza i danzdas, tormentati negli anni da una line-up fortemente instabile (defezioni, dimissioni, addii talora strazianti talora liberatori, a volte addirittura veri e propri defenestramenti!) e da lunghi periodi di inattività intervallati da altri di superlavoro.
Come detto il vero deus ex machina di tutto questo, nonché unico componente sempre presente (e ci mancherebbe!) alle attività del gruppo è Mirko, parmigiano d’adozione ma vero cittadino del mondo (ha parenti sparsi in giro per l’europa ed ha soggiornato per lunghi periodi in varie città europee ed extraeuropee).
Citando a caso le attività del gruppo si segnalano, tra le altre:
2007: I danzdas accompagnano con un set acustico chitarra – batteria – pianoforte lo spettacolo teatrale “Cronica Sin tempo del Rey Conquistador” al Teatro Zorilla, Valladolid (Spagna).
2009: due componenti dei danzdas, (Mirko e Gabo) un bel giorno di marzo partono per il Congo e il Camerun, macineranno kilometri e kilometri su strade di fango, unendosi spesso a musicisti locali (più o meno improvvisati) ed esplorando nuovi orizzonti sonori… torneranno a luglio (!!) sottili come due acciughe e con due barbe da fare invidia a Karl Marx.
Alcune foto del reportage di questo viaggio verranno esposte l’anno seguente all’ ArtLab Occupato dell’ Università di Parma.
2005 (o 2006?) I danzdas tengono un concerto a Cracovia (Polonia) ad un festival per gruppi emergenti, e durante la performance il pubblico è invitato sul palco per improvvisare con loro, finirà a cazzotti.
2011: I danzdas suonano a Bucarest ed il titolare del locale, finito il concerto, pretende (con fare minaccioso) dei soldi dai danzdas, per un equivoco tuttora ignoto.
2003: I danzdas, in quel di Cattolica (RN) per le meritate vacanze estive, rimedieranno una querela per disturbo alla quiete pubblica (per motivi non musicali).
2009: I danzdas arrivano 2° ad un concorso di pittura della Universität Leipzig (Università di Lipsia, Germania), ma non ritirano il premio dichiarandosi in aperta polemica con il sistema accademico moderno che sopprime le individualità per gratificare invece i manierismi, la sterilità creativa ed il vacuum culturale.
2012: I danzdas suonano in playback (per la prima e tuttora unica volta della loro carriera) alla Notte Bianca a Fidenza (PR), e da vere rockstar navigate rispondono con cenni annoiati e monosillabi alle domande di un allibito presentatore.
2010: i danzdas partecipano al Busker Festival di Vernasca (PC) e con l’ ausilio del “Pagliaccio Gigione” e della “Pierrot Odessa” (che cogliamo l’occasione per salutare e ringraziare di nuovo!) coinvolgono alcuni bambini del pubblico in una breve recitazione teatrale in 2 atti e nella realizzazione di un dipinto a tema libero. Unici insoddisfatti dell’ iniziativa saranno i genitori dei bambini quando vedranno le mani imbrattate di colore dei loro dolci pargoli.
2009: i danzdas si classificano in 4° posizione ad un concorso per gruppi rock all’ Onirica (PR).
2011: i danzdas suonano al Chiodo Fisso (Firenze) con le maschere di gomma degli ex-Presidenti (Johnson, Nixon, Carter, Reagan, Bush senior).
2008: i danzdas suonano alla Casa cantoniera occupata (Parma) e per l’occasione si presentano con strumenti musicali assolutamente “non convenzionali”: pentole, padelle, martelli e un trapano Black&Decker… il pubblico però sembra non comprendere la proposta innovativa (che i tempi non fossero ancora maturi?)
2013: I danzdas suonano a Milano al Theatre Club e si presentano con una formazione improvvisata all’ultimo istante a causa di parecchie defezioni. Sarà comunque un successo.
2014: i danzdas realizzano un cartone animato per il videoclip della canzone “Tzara” visibile in streaming sul sito della Gazzetta di Parma e di Tv Parma.
OK OK, MA…“COSA” SONO I DANZDAS? Sono un modo nuovo di vedere la realtà, sono un paio di occhiali con le lenti colorate, sono la fluorescenza dell’essere, sono la filosofia che non hanno mai scritto sui libri, sono la rivoluzione che non c’è ancora stata, sono irresponsabilità e irriverenza, sono un modo di vivere! Si, essi sono la vita, sono tragedia & follia, gioia & demenzialità, sangue & nuvole!
E ancora: sono un punto interrogativo senza risposta (e senza nemmeno una domanda!), sono il fascino del nonsense, sono dei Massoni senza tempo e senza patria, sono un triplo Eightball consecutivo con una monetina da 50 lire, sono uno specchio rotto, sono un magnifico tuffo carpiato in una piscina vuota!
SI MA “COSA” SONO QUESTI DANZDAS? Sono Australopiteci logorroici nel loro silenzio, sono la Repubblica dell’ Irrazionale, sono il tramonto dell’ Occidente, sono il Veleno e l’Antidoto dell’umanità, sono la fine dell’infinito, sono lo spirito succoso di un quarto di bue, i danzdas sono tutto questo e niente di tutto questo!
Sono stalkers musicali, sono uno scherzo della natura, sono gli Ornitorinchi della creatività!
MA I DANZDAS… COSA FANNO? Se guardiamo al solo lato musicale (comunque riduttivo per il gruppo) la definizione che più si avvicina alla realtà direi è “Sputnik Rock”, termine da noi coniato per identificare un linguaggio che posa le sue basi su fondamenta di matrice chiaramente rock – garage – noise, ma che vira spesso e volentieri verso lidi a volte techno-dance, a volte più introspettivi e spaziali, altre volte decisamente folkloristici e gitani.
Ad amalgamare il tutto vi è una spiccata attitudine Acid-Jazz (a tale proposito citiamo alcune memorabili, lunghe ed estenuanti sessioni di improvvisazione) e soprattutto un sound volutamente ed ostinatamente Lo-Fi, vero marchio di fabbrica del gruppo in tutti questi anni.
DANZDAS, POLIGLOTTI MA NON SOLO: la creatività musicale dei danzdas si estrinseca spesso e volentieri in testi che attingono dai più svariati idiomi linguistici (grazie soprattutto alle conoscenze di Mirko): Tedesco, Russo, Cinese, Portoghese, Fiammingo antico solo per citarne alcuni. In futuro non è escluso di comporre canzoni in altre lingue ancora più “esotiche” come: Yddish, Gaelico antico, Aramaico, Etrusco, a patto di riuscire a trovare dei traduttori.
LE INFLUENZE DEI DANZDAS: citando a caso: i Surrealisti, Frank Zappa, David Bowie, Wagner, Giorgio De chirico e i metafisici, Nick Cave, Fritz Lang, Duchamp, Baudelaire, Maradona, Dante Alighieri, Sironi, Madonna (la cantante), Publio Cornelio Scipione l’Africano, Carmelo Bene, The cure, Napoleone Bonaparte, Bauhaus, Valentino Rossi, Goethe, Dario Fo, Misfits, Samuel Beckett, Danzdas, Sonic Youth, Magritte, Paco de Lucia, Seneca, Art nouveau, Stanley Kubrick, Stanley Turner, Joy Division, Bobo Vieri, Warhol, Dadaismo, ecc, ecc.
LA DIFFUSIONE DEI DANZDAS NEL MONDO: i danzdas sono un po’ come il Grande Fratello (o il materiale pornografico): molti li seguono ma nessuno lo dice, vuoi per un certo timore reverenziale, vuoi per senso del pudore, vuoi perché quando conosci i DanzDas ti senti come testimone di un segreto che vorresti tenere tutto per te!
I danzdas infatti sono trasversali come nessun’altra creazione umana (ma i danzdas sono una creazione umana?), non esiste una tipologia standard del Fan dei danzdas: si va dal manovale sottopagato al brillante manager di multinazionale, dall’ immigrato all’ emigrato, dagli intellettuali con gli occhialini tondi fino ai bifolchi con le mani sporche di catrame… i danzdas piacciono a destra e anche a sinistra, , ai sognatori ed ai disillusi, a pacifisti e guerrafondai, ai santi ed ai peccatori, ai ventri piatti ed ai cicciamolla, a bambini e ultra-ottuagenari, a uomini e animali,… piacciono alla tua collega carina (si, quella bionda con gli occhiali!) e anche al tuo vicino di casa grassone e sudaticcio!!
I danzdas sono entrati nelle scuole, nelle fabbriche, nei salotti buoni della nobiltà, nei ghetti degradati, nelle favelas, nei villaggi di igloo, nei grattacieli… e non ne usciranno più!
IL PROGRAMMA POLITICO DEI DANZDAS: è piena, solida ed irremovibile volontà dei DanzDas di riunire sotto la loro bandiera (il vessillo della follia), ogni essere umano e non, ogni essere vivente e non, ogni essere esistente e non, e insieme marciare a fila compatte e ranghi serrati verso le stelle ed ancora più su, fino ai confini dell’universo… ed ancora più su, oltre lo spazio ed il tempo… e probabilmente ancora più in là, oltre l’immaginazione.
I COMPONENTI DEI DANZDAS: la formazione attuale, come i peccati capitali e gli Angeli dell’Apocalisse è composta da 7 membri: (in ordine sparso)
Mirko “Il Barone” Von Bölzhen: Voce, chitarre, violino, banjo… (il Re dei Re).
Andrea “Gabba Gabba Hey” Gabl'janov, detto anche “The million faces man”, detto anche “Il Visir”: Batteria, cori.
Camilla “Mila Kunis” Tupulev: tastiera, effetti, sinth, cori.
Giuseppe “Scarface” Hattori Hanzo: tastiera, pianoforte.
Baptiste “Lo Sceicco” El Pajaròn: basso elettrico, cori.
Giovanni “Caccia a Ottobre Rosso” Nisovic: Percussioni, bongos, tamburello giapponese.
Riccardo “La sfinge” Alekseij: chitarra elettrica, chitarra flamenco.
IL FUTURO PROSSIMO DEI DANZDAS: stiamo per accingerci alla registrazione del videoclip “Letze Tanze”, per il quale la sceneggiatura è già quasi completa, e il cui tema sarà la frammentazione dell’Io.
E’ prevista anche la registrazione di un cd che conterrà anche una visita multimediale ad alcuni dipinti di Mirko.



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cerchiamo qualsiasi genere di musicista per affrontare le prossime 5 date che stiam fissando in calendario e i progetti futuri!!!!
 
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DanzDas
view post Posted on 20/3/2015, 16:23




nessuno veramente?
 
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