Sono appena tornato dalla gita scolastica che ha visto come meta la grecia, più nello specifico patrasso, delfi, atene e micene.
Nel corso della nostra "vacanza" noi ( e parlando di noi intendo tutti quelli della mia classe)siamo venuti a stretto contatto con una realtà di cui molto si parla: quella dei clandestini.
Mi spiego meglio : primo giorno in grecia, Patrasso.
scendiamo dal pullman per andare a visitare una chiesa, andiamo in un bar e,al nostro ritorno verso l'autobus non possiamo salire perchè delle persone avevano visto due uomini infilarsi sotto l'autobus. Erano persone che venivano dall'afghanistan e che cercavano disperatamente di andare via dalla grecia. La guida ha chiamato la polizia e sono stati fatti scendere,
Terzo giorno, Atene. Si ripete quanto a Patrasso accaduto, stavolta i Clandestini sono 4
Quarto Giorno, Atene.
di nuovo due clandestini salgono sotto l'autobus. La differenza è che stanno un'intera giornata sotto il veicolo.
C'era caldo in grecia, sull'autobus era difficile resistere, sotto l'autobus, incastrati vicino al motore che è almeno a 90 gradi, al fianco delle ruote che si surriscaldano, con pochissima aria e quella poca piena di polvere sollevata dalla strada, senza acqua...bhe, quella per me è una visione plausibile dell'inferno.
Di sera sono stati fatti scendere.
Con questa discussione non intendo giustificare il fenomeno dell'immigrazione illegale assolutamente, tuttavia sono rimasto "disarmato" vedendo fino a dove può spingersi un uomo disperato.
Una cosa che poi mi ha davvero intristito molto è stata l'indifferenza da parte di molti miei compagni di classe che pensavano che "quei marocchini (che poi erano afghani)ci rovinano la gita, il divertimento" e che addirittura hanno scritto e cantato in coro sull'autobus una canzone ridicola sull'aria di "generale" di de gregori che, usando un tecnicismo, prendeva per il culo quelle persone che proprio mentre loro davano sfogo alla loro stupidità e arroganza, erano sofferenti sotto i nostri piedi